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Area Sport

Bodini: "Sono un predestinato, ballavo già prima di nascere"

Nel mondo della danza sportiva da predestinato. Ha conosciuto il suo sport grazie alla mamma e al papà. A 4 anni la sua prima “camminata” in pista, a 8 anni le sue prime lezioni. Ora a 19 anni è diventato vicecampione del mondo WDSF Standard categoria Under 21. È il nostro azzurro Marco Bodini, che in coppia con Kristina Charitonovaite, ha entusiasmato il pubblico del PalaSport di Timisoara portando all’Italia un’altra bellissima medaglia d’argento fatta di sacrificio e passione.  

Una gara entusiasmante…

È stata molto difficile perché avevamo grande ansia. Un’ansia da competizione dovuta al fatto che i nostri competitor, quelli che poi hanno vinto, sono da sempre i nostri “rivali” storici. Li abbiamo incontrati anche lo scorso anno. Non li abbiamo mai battuti, quindi l’ansia era dovuta principalmente a questo.

Quindi un’ansia da risultato?

Non solo! Noi quando scendiamo in pista pensiamo a fare bene ciò che sappiamo fare: ballare. Balliamo non soltanto per il risultato finale, teniamo principalmente alla nostra performance, se quella è buona e ci soddisfa per noi è il massimo. Poi certo l’idea di vincere è la scintilla per la quale gareggiamo ma non è prioritario. Noi vogliamo ballare bene e dare il 100 per 100 sempre.

Chi ti ha fatto conoscere la danza sportiva?

Io ci sono nato! Si può dire che il mio primo approccio con il mondo della danza sportiva è avvenuto quando ero nella pancia di mia madre. I miei ballavano e io ballavo con loro prima ancora di nascere. Diciamo che sono un predestinato. Sono stati loro a farmi conoscere questo mondo. Quando avevo 4 o 5 anni hanno smesso di ballare e io a 8 ho iniziato.

Sei giovanissimo, hai dovuto fare rinunce per poter vivere il tuo sport?

Non ha mai dovuto rinunciare a nulla. Non ho sentito né vissuto la mia scelta come un sacrificio. Mi trovo assolutamente a mio agio, è il mio mondo, la mia vita.

Quindi per te la danza sportiva è….

Bellezza allo stato puro. Non riesco a definirla con un altro termine o aggettivo. Per me è bellezza, è un’emozione bellissima che non riesco a descrivere se non così.

Come hai conosciuto Kristina?

Per caso. Io e la mia ex ballerina avevamo deciso di smettere, anche Kristina non aveva intenzione di continuare e non cercava un partner. Il mio papà aveva chiesto in giro e casualmente, grazie al nostro insegnante, ci siamo incontrati. Balliamo da tre anni e siamo come fratelli.

Prossimi appuntamenti?

Andremo a Mosca per il GrandSlam e poi a gennaio saremo ai Campionati Assoluti.